Lista tesi di dottorato disponibili

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Titolo Categoria Tipologia Referente Descrizione
Sviluppo di un codice di simulazione per progettazione e ottimizzazione di sistemi di feedback “bunch-by-bunch” per acceleratori circolari di leptoni Fisica degli Acceleratori /
DAFNE
Andrea Ghigo Questa tesi è ideale per i candidati interessati alla fisica teorica degli acceleratori e che desiderano utilizzare e sviluppare modelli di simulazione della dinamica dei fasci negli acceleratori di particelle, in particolare in quelli elettrone-positrone.
Sviluppo di un sistema real-time, basato sulla tecnologia FPGA, di feedback “bunch-by-bunch” per la stabilizzazione del moto dei fasci negli acceleratori circolari di leptoni Fisica degli Acceleratori /
DAFNE
Andrea Ghigo Questa tesi è indicata per i candidati interessati nello sviluppo di hardware e nella progettazione di firmware e software, preferibilmente già in possesso di una conoscenza di base dei componenti e codici FPGA.
Dinamica dei fasci negli acceleratori circolari di leptoni attuali e futuri Fisica degli Acceleratori /
DAFNE
Andrea Ghigo La tesi proposta è finalizzata allo studio della dinamica di fascio e del  suo ruolo nell’interazione fascio-fascio per la configurazione di DAFNE basata sullo schema di collisione Crab Waist.
L’obiettivo di tale studio è duplice: spingere al limite massimo la luminosità di DAFNE e acquisire una comprensione dettagliata dei fattori limitanti di un acceleratore.
Gli studi sperimentali effettuati presso la φ-factory di Frascati sono di primario interesse per tutte le comunità impegnate nella progettazione di nuovi collisori basati sull’approccio Crab Waist.
Simulazioni complete per l’esperimento FEL sull’accelerazione al plasma presso EUPRAXIA Fisica degli Acceleratori /
SPARC_LAB
Massimo Ferrario
Progettazione di un fotoiniettore ad alta brillanza e bassisima temperatura per gli esperimenti di FEL quantistico Fisica degli Acceleratori /
SPARC_LAB
Massimo Ferrario
Sorgenti avanzate di radiazioni THz Fisica degli Acceleratori /
SPARC_LAB
Massimo Ferrario
Strumenti diagnostici di livello avanzato per plasma Fisica degli Acceleratori /
SPARC_LAB
Massimo Ferrario
Caratterizzazione e ottimizzazione dell’accelerazione ad auto iniezione di elettroni Fisica degli Acceleratori /
SPARC_LAB
Massimo Ferrario
Ideazione e collaudo di strutture di accelerazione ad alto gradiente presso EuSPARC Fisica degli Acceleratori /
SPARC_LAB
Massimo Ferrario
Ideazione e collaudo di un fotoiniettore in banda-C per fasci di alta brillanza Fisica degli Acceleratori /
SPARC_LAB
Massimo Ferrario
Sistemi di sincronizzazione a livello del femtosecondo per LWFA Fisica degli Acceleratori /
SPARC_LAB
Massimo Ferrario
Sviluppo di rilevatori a gas “micro-pattern” con tecnologia μ-RWELL per l’upgrade ad alta luminosità degli esperimenti presso LHC Rivelatori traccianti Giovanni Bencivenni I rilevatori di muoni nell’ambito delle sperimentazioni di LHC rappresentano una sfida per la Fase 2 degli upgrade. Il gruppo di lavoro di Frascati sta sviluppando una tecnologia basata su rilevatori “micro-pattern” ad alta granularità e con una costruzione semplificata. La tesi verterà su R&D e test su fascio di dispositivi μ-RWELL.
Ricerca e sviluppo di rivelatori criogenici per singolo fotone operanti nella banda di 15 GHz per la ricerca di assioni e particelle simili Contatori di singolo fotone Claudio Gatti Gli esperimenti con cavità a microonde per la rivelazione di assioni galattici con massa di decine di μeV potrebbero raggiungere più alta sensibilità utilizzando contatori di singolo fotone. Sensori a transizione superconduttiva (TES) e qubits sono due delle possibili soluzioni prese in considerazione per l’esperimento QUAX. L’attività consisterà nella progettazione, verifica e caratterizzazione di un contatore per singolo fotone accoppiato a una cavità risonante in ambiente criogenico e in presenza di un intenso campo magnetico.
Spettroscopia a raggi X in laboratorio Scienza dei materiali Antonella Balerna La spettroscopia a raggi X (XAFS) è un efficiente metodo d’indagine della struttura atomica. La tesi si occuperà della realizzazione di un sistema da laboratorio in grado di produrre radiografie con raggi X duri in trasmissione, senza dover ricorrere a complesse configurazioni di “focalizzazione fine e alto flusso”.
Combinazione di tecniche utilizzanti sorgenti di radiazione ultra veloce ad alta risoluzione temporale Scienza dei materiali Emanuele Pace La radiazione generata da FEL o da laser apre nuove frontiere nello studio dei processi dinamici a livello subatomico, specialmente nel caso di campioni semplici sia organici che inorganici. Il lavoro consisterà nello sviluppo di rivelatori ad alta risoluzione temporale per la radiazione di sincrotrone prodotta a DAFNE, utilizzata come sorgente di radiazione ultra veloce in scienza dei materiali e nello studio di un ampio contesto interdisciplinare.
Studio su deposizioni metalliche finalizzate a migliorare le proprietà elettromagnetiche delle strutture RF per i futuri acceleratori: FELs e collisori ad alta energia Scienza dei materiali Claudio Marcelli Il lavoro prevede la creazione di più efficienti strutture acceleranti a radio-frequenza attraverso lo studio di nuovi materiali e nuove deposizioni. Studi morfologici (SEM, FIB, ecc…), strutturali (XAS) e analisi macroscopiche su campioni metallici con apposite deposizioni superficiali (ossidi, nanotubi, ecc…) saranno effettuati all’interno di opportune cavità RF.
Spettroscopia infrarossa applicata all’emocoltura Biofisica Mariangela Cestelli Guidi Misurazioni effettuate con tecniche di screening ad alto rendimento, sviluppo di modelli per l’analisi multivariata dei dati, studio di fattibilità di dispositivi da utilizzare in centri di cura.
Ricerca dei decadimenti invisibili di un mediatore di “dark force” attraverso l’osservazione di eventi a singolo fotone presso KLOE-2 Fisica delle particelle /
KLOE-2
Strumentale/
Analisi dati

S. Giovannella

L’attività consisterà, dal lato dei rivelatori, nell’allestire, monitorare e misurare le prestazioni di un trigger di singolo fotone per l’apparato di KLOE-2. Per quanto riguarda l’analisi, saranno richiesti: una preselezione degli eventi rilevanti; l’uso di tutti gli strumenti utili a sopprimere i fondi fisici e di macchina; l’isolamento del segnale e il calcolo dei limiti di esclusione (o della significatività di scoperta).
Misura di precisione della larghezza radiativa del π0 a KLOE-2 Fisica delle particelle /
KLOE-2
Analisi dati

C. Bloise

L’esperimento KLOE-2 sta acquisendo dati a DAFNE. A oggi sono stati registrati più di 3 dei 5 fb-1 previsti. E’ stato istallato a DAFNE un sistema di tagging per la localizzazione dei leptoni nello stato finale dei processi γ-γ (e+e → e+e γ*γ*→ e+e X). Esso ha operato in modo continuativo sin dagli inizi dell’acquisizione dati, nel novembre 2014. Lo scopo è misurare a livello del per cento la larghezza radiativa del π0 per verificare le previsioni fondamentali della QCD nel regime di bassa energia. Ciò può essere conseguito con KLOE-2 utilizzando il sistema di tagging per rimuovere il fondo dai dati acquisiti alla risonanza φ.

Ricerca del “Dark Photon” tramite collisioni di positroni su bersaglio a DAFNE (PADME) Fisica delle particelle /
PADME
Simulazione/Analisi dati

P. Gianotti

Osservazioni astronomiche e cosmologiche dimostrano l’esistenza di materia non ordinaria, la cosiddetta “materia oscura”. L’esperimento PADME presso DAFNE è finalizzato a rivelare segnali di particelle leggere di materia oscura nell’interazione del fascio di positroni di DAFNE con un bersaglio nucleare sottile. Il lavoro di tesi consiste nello sviluppo di un codice di simulazione Montecarlo e di un software di tracciamento per l’apparato sperimentale.
Sviluppo di un sistema di tracciamento di fascio per l’esperimento del “Dark Photon” PADME Fisica delle particelle /
PADME
Strumentale

E. Spiriti

L’esperimento PADME si propone di rivelare segnali da fotoni dark nel processo di annichilazione di positroni su un sottile bersaglio di carbonio. Tracciare con efficienza e precisione il fascio è essenziale al successo dell’esperimento e di conseguenza è prevista la realizzazione di un sistema di monitoraggio dotato di rilevatori a pixel in silicio. Il lavoro di tesi consiste nell’elaborazione e costruzione di sottili rivelatori a pixel in silicio da collocare dentro e/o vicino alla camera a vuoto dell’esperimento, e nello sviluppo del software per l’acquisizione dei dati e la relativa analisi di tali rilevatori.
Test di fisica oltre il Modello Standard con l’esperimento NA62 presso il CERN Fisica delle particelle Analisi dati

T. Spadaro

La tesi prevede studi di fattibilità e analisi dei dati raccolti nel 2016 e 2017 per la ricerca di nuova fisica a NA62, un esperimento all’SPS del CERN il cui obiettivo principale è la misura del rateo del decadimento ultra-raro del K+ in un pione carico e una coppia neutrino-antineutrino. Questo caso di fisica, unitamente a una serie di altri studi riguardanti ricerche di particelle del cosiddetto settore “nascosto” (candidati o mediatori di materia oscura), hanno mostrato sensibilità a contributi di nuova fisica che non solo non sono attualmente esclusi, ma sondano regioni dello spazio dei parametri (masse dei mediatori, accoppiamenti) che non sono accessibili dagli studi in LHC. Il gruppo di riferimento di NA62/LNF è già impegnato in questo senso, mentre collaborazioni sono in atto con diversi gruppi in Italia e in UK, Repubblica Ceca, Mainz e CERN.
Test dell’universalità leptonica attraverso lo studio dei decadimenti semi-tauonici di adroni pesanti a LHCb Fisica delle particelle Analisi dati

M. Rotondo

In questo lavoro di tesi si propone di studiare i decadimenti semitauonici Bs → Ds(*,**) τ ν, che costituiscono un’informazione complementare rispetto ad altri canali già studiati. Con la statistica di dati già acquisita da LHCb è possibile realizzare un test significativo rispetto a possibili contributi di fisica oltre il Modello Standard. Il lavoro di tesi prevede periodi di permanenza al CERN per presa dati, presentazioni e discussioni dei risultati.
Studio di decadimenti rari a LHCb in cerca di indizi su nuova fisica oltre il Modello Standard Fisica delle particelle Analisi dati

B. Sciascia

I decadimenti deboli di corrente neutra con cambiamento di flavour, come Bs → μ+μ- e Bd → μ+μ-, sono particolarmente sensibili a contributi di nuova fisica, dal momento che nel Modello Standard avvengono solo tramite diagrammi a loop. In questo caso, dunque, nuove particelle circolanti nei loop possono contribuire in modo apprezzabile alle ampiezze di decadimento, e modificare le probabilità di osservazione.

Studio e sviluppo di un bersaglio interno per l’esperimento LHCb a LHC Fisica delle particelle Strumentale

P. Di Nezza

La realizzazione di un bersaglio interno, possibilmente polarizzato, da installare a LHC, nell’ambito della collaborazione LHCb, offre la possibilità di avere il primo collider ad altissime energie in grado di operare anche come un beam-target con bersaglio gassoso. Tale prospettiva aprirà uno scenario inesplorato sia nello sviluppo della tecnologia necessaria, che nelle misure di fisica possibili che andranno dalla struttura polarizzata dei protoni, al momento angolare dei gluoni, dai fenomeni di Cold Nuclear Matter alla fisica degli alti x-Bjorken importante per la misura delle particelle oltre il Modello Standard. Il lavoro di tesi prevede periodi di permanenza al CERN per lo sviluppo di prototipi, presa dati, presentazioni e discussioni dei risultati.
Sviluppo di algoritmi di trigger per decadimenti rari a LHCb Fisica delle particelle Analisi dati

P. De Simone

L’upgrade dell’esperimento LHCb permetterà di raggiungere luminosità dell’ordine di 2×1033 cm-2s-1 e oltre,  con una lettura dei dati ad una frequenza di 40 MHz e un trigger completamente software. Questo pone delle prospettive molto interessanti per la ricerca di decadimenti rari, quali ad esempio D0 → μ+μKs → μ+μ, che sono molto sensibili a possibili contributi di fisica oltre il Modello Standard. La rivelazione e identificazione non ambigua dei muoni è uno degli aspetti fondamentali per il successo di questo programma sperimentale, e le condizioni previste all’upgrade di LHCb pongono sfide importanti, dettate da un aumento significativo dei flussi di particelle sul rivelatore di muoni, e che rappresentano in gran parte un fondo da sopprimere a livello di trigger. Il lavoro di tesi prevede dunque lo studio e lo sviluppo di algoritmi innovativi per la selezione dei muoni. Una parte fondamentale del lavoro, sarà l’implementazione di algoritmi veloci nella catena di trigger già durante le ultime fasi della presa dati in corso, ed il loro utilizzo applicato a ricerche di eventi rari con muoni nello stato finale.
Ricerca di segnali di Quark Gluon Plasma a LHCb Fisica delle particelle Analisi dati

P. Di Nezza

La Quantum Chromo Dynamics (QCD), una delle maggiori teorie fondamentali della fisica, presenta molti aspetti importanti ancora da chiarire. Creando in laboratorio il Quark Gluon Plasma si ricrea la materia nelle condizioni estreme dell’Universo Primordiale e si può studiare la QCD, la sua l’evoluzione e i processi di formazione degli adroni. LHCb si presenta come il rivelatore più innovativo per questo tipo di fisica per la sua accettanza, la ricostruzione delle particelle fino a momenti traversi molto bassi e al completo Particle Identification che lo caratterizzano. Per la prima volta si potrà accedere a una regione cinematica non osservabile dagli altri esperimenti LHC, in particolare nell’ambito dei quark pesanti, dei quarkonia e degli open flavour per accedere a misure pionieristiche in questo campo. In particolare, per collisioni pA, le misure di gluon shadowing saranno fondamentali per i futuri collider come l’EIC. Il lavoro di tesi prevede periodi di permanenza al CERN per presa dati, presentazioni e discussioni dei risultati.
Costruzione di un nuovo tracciatore, basato sulla tecnologia CGEM, per l’esperimento BESIII Fisica delle particelle Strumentale/Analisi dati

M. Bertani

L’esperimento BESIII all’acceleratore BEPCII, presso il laboratorio IHEP a Beijing, effettua misure sulle caratteristiche dei mesoni dotati di charm, misure dei fattori di forma di mesoni e barioni, strani e non, misure sulla produzione multiadronica in generale, e ricerca di nuovi stati adronici. Ai LNF si sta lavorando alla costruzione e messa a punto di un nuovo tracciatore interno con tecnologia CGEM (Cylindrical Gas Electron Multiplier) che nel 2018  andrà a sostituire la camera a deriva interna dell’apparato BESIII. Si propone un lavoro di tesi che comprende una parte di analisi dati sullo studio dei decadimenti del mesone ψ(3686) insieme o in alternativa ad una parte più strumentale di lavoro sul rivelatore CGEM.
Fisica della stranezza: la prima misurazione delle transizioni di atomi esotici di deuterio kaonico presso l’Acceleratore DAFNE (SIDDHARTA-2) Fisica nucleare /
SIDDHARTA-2
Strumentale/Analisi dati

C. Curceanu

Il dottorando parteciperà alla preparazione e all’istallazione dell’apparato sperimentale SIDDHARTA-2 presso l’acceleratore di elettroni-positroni DAFNE di Frascati. SIDDHARTA-2 misurerà, per la prima volta, le transizioni atomiche del deuterio kaonico mediante innovativi rivelatori a semiconduttori (Silicon Drift Detector). I risultati prodotti da SIDDHARTA-2 avranno implicazioni nel campo della fisica nucleare e delle particelle, nonché in astrofisica (c’è stranezza nelle stelle di neutroni?), inclusa l’interpretazione della forma delle onde gravitazionali emesse da sistemi binari di stelle di neutroni. Lo studente ricoprirà un ruolo attivo nell’acquisizione e conseguente analisi dei dati e nella pubblicazione dei risultati lavorando nell’ambito di una collaborazione internazionale che vede coinvolte 10 istituzioni provenienti da 7 diversi paesi. Ciò gli aprirà opportunità uniche per una carriera nel campo della ricerca a livello internazionale.
Studio delle molteplicità degli adroni nel “light flavour sector” in collisioni di ioni pesanti ultrarelativistici con il rivelatore ALICE al CERN Fisica nucleare Analisi dati

V. Muccifora

L’esperimento ALICE si prefigge di studiare gli aspetti ancora incompresi dell’interazione forte, nello specifico l’origine del fenomeno del confinamento dei quark e il meccanismo di generazione delle masse, utilizzando collisioni di ioni ultrarelativiatici a LHC. Lo studio dell’evoluzione della molteplicità degli adroni prodotti nelle interazioni, permette di estrarre informazioni importanti sulla dinamica dell’interazione forte. Il lavoro di tesi proposto è incentrato sull’analisi e discussione dei dati raccolti e prevede periodi di permanenza al CERN.
Studio della produzione della “stranezza” utilizzando collisioni di ioni pesanti ultrarelativistici con il rivelatore ALICE al CERN Fisica nucleare Analisi dati

A. Fantoni

L’esperimento ALICE si prefigge di studiare gli aspetti ancora incompresi dell’interazione forte, nello specifico l’origine del fenomeno del confinamento dei quark e il meccanismo di generazione delle masse, utilizzando collisioni di ioni ultrarelativiatici a LHC. Lo studio della produzione della “stranezza” permette di studiare il meccanismo di generazione delle masse e la dinamica del Quark Gluon Plasma. Il lavoro di tesi proposto è incentrato sull’analisi e discussione dei dati raccolti e prevede periodi di permanenza al CERN.
Sviluppo di un sistema di tracciamento ad alta risoluzione con pixel di silicio monolitici, leggeri e multistrato, per il rivelatore ALICE al CERN Fisica nucleare Strumentale

F. Ronchetti

L’apparato ALICE è un insieme di rivelatori per lo studio delle collisioni di ioni pesanti ultra-relativistici all’LHC. In vista dell’upgrade della luminosità dell’acceleratore, che porterà ad avere frequenze di interazione per gli ioni Pb di 50kHz, anche il rivelatore dovrà essere potenziato per permettere un’efficiente e migliorata acquisizione dei dati. In questo contesto sarà costruito un nuovo rivelatore di vertice a pixel di silicio (ITS) di alta risoluzione e ridotto spessore. Il lavoro di tesi proposto è incentrato sulla partecipazione alla costruzione, caratterizzazione e installazione al CERN del nuovo ITS.
Misura dell’asimmetria di fascio nella fotoproduzione di mesoni eta’ da protone presso BGO-OD Fisica nucleare Strumentale/Analisi dati

P. Levi Sandri

L’asimmetria di fascio è una variabile di polarizzazione molto sensibile ai dettagli dell’interazione fotone-nucleone e permette di discriminare tra i diversi modelli teorici in modo molto efficace. La tesi riguarda la misura dell’asimmetria nella fotoproduzione di mesoni eta’ dalla soglia di produzione fino a 1.8 GeV di energia del fotone incidente, usando il fascio di Bremsstrahlung coerente di ELSA (Università di Bonn) e l’apparato BGO-OD. Si prevede una parte di lavoro hardware (messa a punto e caratterizzazione di camere MRPC, monitoraggio e calibrazione del calorimetro BGO) e una parte di analisi dati. Le camere MRPC in BGO-OD coprono degli angoli essenziali per la fattibilità della misura e saranno destinate alla rivelazione del protone di rinculo mentre il calorimetro sarà destinato a rivelare i prodotti di decadimento dell’eta’. BGO-OD è una collaborazione internazionale che, oltre l’INFN, annovera istituti tedeschi (Bonn PI, Bonn HISKP, Gießen), russi (INR Moscow e PNPI Gatchina) e le Università di Edinburgo e di Basilea.
Studi sperimentali di meccanica quantistica (principio di esclusione di Pauli e modelli di collasso) e loro implicazioni nelle (nuove) tecnologie quantistiche Fisica nucleare Analisi dati

C. Curceanu

La meccanica quantistica è un pilastro della fisica moderna, ma suscita ancora tanti dibattiti e studi dedicati sia per una miglior comprensione che per lo sviluppo di nuove tecnologie quantistiche. Il tesista parteciperà alla realizzazione di esperimenti di frontiera in meccanica quantistica: VIP2 (test di violazione del principio di esclusione di Pauli) e test di modelli di collasso. Gli apparati sperimentali verranno realizzati ai laboratori di Frascati (LNF) e gli esperimenti svolti ai laboratori sotterranei del Gran Sasso (LNGS). Il tesista parteciperà all’analisi e interpretazione dei dati, nell’ambito di una collaborazione internazionale (VIP2), e allo studio delle implicazioni per le future tecnologie quantistiche, nell’ambito del progetto europeo COST Action CA15220 – Quantum Technologies in Space.

Ricerca di particelle di tipo assionico con l’esperimento QUAX presso i Laboratori INFN di Legnaro

Fisica astroparticellare Strumentale

C. Gatti

Gli assioni sono particelle che potrebbero risolvere il problema della violazione CP nel settore dell’interazione forte e tra i candidati per comprendere la materia oscura fredda. QUAX è un esperimento con cavità risonante, attualmente in fase di R&D, finalizzato a rivelare assioni di materia oscura aventi massa di circa 60 μeV.  Le eccitazioni della cavità verranno misurate mediante amplificatori parametrici o contatori di singolo fotone (TES, qubits).
L’attività consiste nell’allestimento, caratterizzazione e monitoraggio dei criostati a bassa e bassissima temperatura; nella caratterizzazione di cavità risonanti ad alto Q, superconduttive o ibride, in presenza di campi magnetici forti a temperature criogeniche; nella misurazione del campo magnetico in una cavità superconduttiva/ibrida con differenti procedure di raffreddamento; nello studio della fluttuazione del rumore durante la magnetizzazione di un campione paramagnetico/ferromagnetico a bassa temperatura allo scopo di rilevare assioni; nel design test e caratterizzazione di contatori di singolo fotone (TES o qubits) accoppiati con una cavità risonante e nell’acquisizione e analisi dei dati.

Studio delle proprietà del neutrino attraverso esperimenti con antineutrini da reattore Fisica astroparticellare

A. Paoloni

La tesi sarà svolta nell’ambito della collaborazione internazionale JUNO, che si prefigge di studiare la gerarchia di massa dei neutrini misurando, a distanza di 50 km, lo spettro energetico degli antineutrini prodotti dai reattori nucleari situati nella provincia di Jiangmen (Cina). La tesi prevede una parte sperimentale (test di prototipi dell’elettronica di lettura del tracciatore esterno per muoni) ed una di simulazione Montecarlo (incentrata sullo studio dei fondi cosmogenici e del loro effetto sulla misura della gerarchia di massa).
Fenomenologia del quark top a LHC: interpretazione delle misure della massa ed effetti di frammentazione del quark bottom nel decadimento del top Fisica teorica Teorica

G. Corcella

La massa del quark top è una grandezza fondamentale del Modello Standard, dal cui valore dipende, per esempio, la stabilità del vuoto elettrodebole. Il lavoro di tesi consiste nello studio dell’incertezza sull’interpretazione delle misure della massa del top in termini di definizioni teoriche quali la “pole mass” o la “MSbar mass”. In particolare, verrà studiato l’errore sulla massa dovuto alla descrizione dell’adronizzazione del quark bottom nel decadimento del top.
Studio della produzione di bosoni pesanti Z’ a LHC e dei loro decadimenti supersimmetrici nei modelli leptofobici Fisica teorica Teorica

G. Corcella

Lo studio di nuovi bosoni pesanti Z’, predetti in teorie di gauge U(1), è tra le principali ricerche di Nuova Fisica a LHC; le analisi condotte sinora hanno posto dei limiti di esclusione intorno ai 3 TeV di massa, assumendo che lo Z’ possa decadere solo in particelle di Modello Standard. Il lavoro di tesi consiste nello studio di decadimenti supersimmetrici dello Z’, valutandone l’impatto sugli attuali limiti di esclusione, e in particolare nella fenomenologia dei modelli leptofobici, che sopprimono gli accoppiamenti dello Z’ ai leptoni del Modello Standard.
Effetti di soft-resonances nella QCD sulle densità partoniche e determinazione della costante di  accoppiamento forte dai dati di Deep Inelastic Scattering per grandi valori x Fisica teorica Teorica

G. Corcella

Una conoscenza accurata delle funzioni di densità partoniche (PDF) è di fondamentale importanza per eseguire misure di precisione ai collisori adronici. Attualmente, le PDF vengono determinate ad ordine fisso (NNLO in QCD), sebbene le sezioni d’urto partoniche presentino dei termini che aumentano per grandi valori della variabile x di Bjorken, corrispondenti all’emissione di gluoni soffici, e che devono essere risommati ad ogni ordine. Il lavoro di tesi consiste nel valutare l’effetto del contributo dei gluoni soffici nell’estrazione delle PDF e nella conseguente determinazione della costante di accoppiamento forte dai dati di Deep Inelastic Scattering.×
Tracciamento laser lunare per effettuare test di precisione della relatività generale Ricerca tecnologica Strumentale S. Dell’Agnello Il gruppo SCF_Lab lavora sull’analisi dei dati LLR (Lunar Laser Ranging) acquisiti fin dal 1969 provenienti dai retroriflettori laser lasciati dalle missioni Apollo e Lunokhod sul suolo lunare. I dati sono analizzati con il “Planetary Ephemeris Program” (PEP), inizialmente sviluppato da I. Shapiro presso l’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics (CfA) e ora mantenuto da J. Chandler sempre del CfA. Attraverso quest’analisi si effettuano test di precisione della relatività generale: test sui principi di equivalenza forte e debole, sulla variazione temporale della costante di gravitazione generale, sul parametro beta, sulla precessione geodetica e sulla legge dell’inverso del quadrato della forza. Inoltre da oltre 10 anni il gruppo lavora alla progettazione, costruzione e qualificazione spaziale dei retroriflettori laser di nuova generazione (MoonLIGHT e INRRI) in collaborazione con l’università del Maryland, l’osservatorio ASI di Matera e l’università di Padova.  MoonLIGHT e INRRI miglioreranno le prestazioni ottenute con i retroriflettori Apollo/Lunokhod di un fattore 100 aprendo una nuova era quando, nell’imminente futuro, verranno posizionati sulla Luna.
Tecniche Monte Carlo per la protezione dalle radiazioni negli acceleratori di particelle Radioprotezione Oscar Frasciello Le tecniche Monte Carlo costituiscono attualmente lo strumento più accurato ed efficace per la valutazione delle grandezze di interesse della radioprotezione presso gli acceleratori di particelle. A tal fine vengono impiegati codici Monte Carlo multiuso nella produzione di stime teoriche da confrontare con dati sperimentali, nella progettazione di schermature da radiazioni e nella predizione e calibrazione della risposta dei rivelatori. Essi vengono utilizzati, inoltre, anche per la valutazione della resistenza alle radiazioni dei rivelatori e delle varie componenti di macchina, nonché per stimare l’attivazione dei materiali dovuta all’esposizione agli intensi campi di radiazione prodotti negli acceleratori di particelle. Il servizio di Fisica Sanitaria dell’INFN-LNF occupa un ruolo chiave nella gestione della radioprotezione di diversi acceleratori per ricerca d’avanguardia, alcuni dei quali basati su tecnologie innovative che utilizzano laser ad alta potenza.

I candidati interessati potranno unirsi a un gruppo attivo e dinamico, avranno la possibilità di utilizzare due tra i più avanzati codici Monte Carlo (FLUKA e MCNP) per lo studio di problematiche specifiche in questo campo di ricerca, come l’accoppiamento Particle In Cell – Monte Carlo, il benchmarking dei codici per esperimenti basati su laser ad alta potenza ed opportune tecniche di biasing per i rischi da radiazione indotti da neutroni.